Di Luigi Emanuele Marsico
Presidente del Cluster Energia Basilicata ETS
Immaginare una transizione ecologica sostenibile significa, in modo realistico, prendere in considerazione tutte le opzioni possibili, tra le quali vi è innanzitutto il vettore idrogeno.
Il Cluster Energia Basilicata ha partecipato con grande curiosità ed entusiasmo all’incontro voluto dalla Giunta Regionale di presentazione dell’Avviso Pubblico, pubblicato il 24 gennaio 2023, attraverso il quale, a valere sul PNRR, saranno selezionati i progetti da realizzare sul territorio regionale per la produzione di idrogeno verde.
Com’è noto, il Cluster persegue finalità di utilità sociale, occupandosi, tra le proprie attività, anche di divulgazione di informazioni sui temi energetici, e soprattutto dell’ascolto e raccolta di idee: fungendo da catalizzatore per lo sviluppo di proposte tecniche e visioni innovative nell’alveo della filiera energetica, stimola la partecipazione e la presentazione di progetti a valere su avvisi pubblici, proprio come nel caso di quello imminente sull’idrogeno, favorendo di fatto i processi aggregativi tra organismi di ricerca e sistema produttivo, al fine di sostenere lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie anche attraverso l’implementazione di progetti innovativi ed interventi dimostrativi sul territorio regionale.
In tale ottica, il Cluster non può esimersi dalle azioni di advocacy a livello regionale sui temi di interesse della filiera energetica, per supportare i decisori locali nella definizione delle politiche strategiche, nonché per favorire ed orientare gli investimenti pubblici e privati verso l’adozione di tecnologie innovative e a basse emissioni, al fine di promuovere filiere produttive funzionali allo sviluppo economico regionale.
L’intento del Cluster, dunque, è quello di coinvolgere progressivamente le imprese nelle opportunità che si presentano a livello non solo regionale, ma anche nazionale. Per far ciò, il costante rapporto con il CTNE – Cluster Tecnologico Nazionale Energia – è fondamentale per creare sinergie ed eventuali partnership extraregionali che possano contribuire ad alzare l’asticella nel matching tra ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e valorizzazione industriale degli output dei processi innovativi.
In questo percorso di sviluppo dell’idrogeno che si avvia nella nostra regione, vi sono competenze tecniche, expertise, infrastrutture fisiche, asset e soprattutto aziende che vogliono, possono e devono essere messe nelle condizioni di offrire il loro importante contributo, salvaguardando identità, territori e livelli
occupazionali.
All’interno del Cluster Energia lucano, in particolare, ci sono varie realtà imprenditoriali e soggetti di ricerca, pubblici e privati, che sono già al lavoro sul tema idrogeno e che propongono soluzioni innovative e funzionali ad uno sviluppo integrato del sistema economico locale e alla prospettiva che la Basilicata possa diventare un importante hub dell’idrogeno.
Ciò è possibile non solo per la sua posizione baricentrica nel Mezzogiorno italiano e nel Mediterraneo, ma anche per la rilevanza del settore energetico sul PIL regionale, per l’elevata quota di generazione elettrica da fonte rinnovabile e, ancora, per la presenza sul territorio sia di risorse importanti per la produzione di idrogeno, quali acqua, gas, patrimonio forestale, e quindi ampia disponibilità di biomassa per la sua produzione, sia di importanti infrastrutture quali gasdotti e oleodotti che costituiscono un importante vantaggio competitivo in termini di trasporto di combustibile pulito.
Ai fini della individuazione delle aree più idonee vanno certamente tenute presenti le zone industriali in cui la domanda di gas è già oggi rilevante.
Se con questo avviso pubblico la Basilicata si appresta a diventare una regione in cui sperimentare nuove modalità e tecnologie per uno sviluppo che sia sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale, allora vi è certamente la necessità di dotarsi di una strategia regionale sull’idrogeno che, tra i vari elementi, consideri anche i giusti investimenti sulla formazione. Difatti, è importante puntare sullo sviluppo delle competenze tecnico-professionali che possano gestire nel lungo periodo infrastrutture e tecnologie connesse all’utilizzo dell’idrogeno, affinchè non si renda vano qualsiasi investimento iniziale, ma soprattutto per adeguare e rinforzare le giovani competenze presenti all’interno della nostra regione.
Una filiera locale ben costruita dovrebbe poter contare sulla compresenza di risorse naturali, tecnologiche, finanziarie ma anche e soprattutto umane.
In conclusione, siamo di fronte ad un’opportunità importante per la nostra Regione che va colta pienamente: si tratta di una sfida impegnativa per la quale il Cluster Energia Basilicata darà il proprio contributo, eventualmente anche in sinergia con il CTNE ed altri soggetti dell’ecosistema regionale dell’innovazione.
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