Si è appena concluso il 3° Learning Deep Dive del progetto SATSDIFACTION (Satellite data and Spatial Data Infrastructures for an evidence-based regional governance), cofinanziato attraverso il programma Interreg Europe 2021-2027 per promuovere lo scambio e il trasferimento di esperienze relative all’uso dei dati satellitari nelle infrastrutture di dati spaziali locali e regionali.
Nel partenariato internazionale anche la Basilicata, rappresentata da Sviluppo Basilicata.
Il terzo meeting, dal titolo “Utilizzo dei dati spaziali nelle regioni atlantiche: la prospettiva delle Isole Azzorre”, con un focus specifico sul tema dell’energia, si è svolto nelle giornate del 27 e 28 giugno a Ponta Delgada, capoluogo della Regione delle Azzorre situato nell’isola di São Miguel, ed ha ospitato diversi stakeholder territoriali, provenienti da Polonia, Belgio, Portogallo, Lettonia e Francia.
Durante le due giornate, si sono alternati interventi di rappresentanti istituzionali locali ed enti di ricerca, tra cui l’Università delle Azzorre e l’Agenzia Spaziale Portoghese.
La Vicepresidente, dr.ssa Ida Leone, ha partecipato in rappresentanza del Cluster Energia e della Basilicata, intervenendo in una round table internazionale su innovazioni ed fonti energetiche rinnovabili (FER).
Presente anche la dr.ssa Gabriella Megale, amministratore unico di Sviluppo Basilicata, partner italiano del progetto insieme alla Regione Veneto.
Promuovendo lo scambio di buone pratiche e la connessione tra territori differenti, il progetto ha permesso di ampliare la conoscenza su caratteristiche, sfide ed opportunità di regioni europee sì diverse, ma con tratti comuni.
L’arcipelago delle Azzorre rappresenta un territorio particolare all’interno dell’Unione Europea: collocato in una zona ultraperiferica, è situato nel mezzo dell’Oceano Atlantico a 1.600 km dal Portogallo e a 2.500 km dalla costa orientale degli Stati Uniti.
L’approvvigionamento energetico è un tema cruciale per tale regione, e l’obiettivo di indipendenza energetica, connesso anche allo sviluppo di innovazioni che consentano un maggior stoccaggio, è certamente una priorità per raggiungere uno sviluppo sostenibile e resiliente.
Ad ogni modo, le condizioni climatiche e l’origine vulcanica delle Isole Azzorre offrono specifiche opportunità per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, al fine di limitare il più possibile l’utilizzo di fonti fossili. Difatti, l’energia geotermica, la più stabile e costante rispetto alle altre FER, è la prima fonte rinnovabile utilizzata nelle Azzorre (42% sul totale di FER utilizzate).
Dopo una panoramica sulla situazione energetica locale, che vede – dunque – l’arcipelago delle Azzorre in una situazione critica per quanto riguarda il posizionamento geopolitico e la difficile connessione tra le nove isole, ma strategicamente positiva grazie all’ampia disponibilità di fonti energetiche rinnovabili (solare, geotermica, eolica, idroelettrica), la discussione è stata centrata sull’uso dei dati satellitari.
Conoscere puntualmente il territorio significa poter pianificare azioni in maniera strategica e precisa, pertanto è stato affrontato il tema dell’uso dei dati satellitari per il monitoraggio e per la prevenzione di rischi ed eventi estremi, con una attenzione a soluzioni energetiche resilienti e più compatibili con un percorso di transizione ecologica. Questo è quanto emerso dal meeting. L’osservazione della Terra – e di specifiche zone d’interesse – connessa alla produzione di energia rinnovabile è principalmente legata ad una miglior pianificazione territoriale, mentre per quanto riguarda l’osservazione ed il monitoraggio, ad esempio, delle materie prime, l’uso dei dati satellitari può avere un ruolo di importanza strategica in tutte le fasi del ciclo minerario (esplorazione, scoperta, sviluppo, produzione, bonifica ecc.).
Oltre ai dati spaziali, si è discusso di scenari ambientali, accumulo energetico, investimenti delle Azzorre nel settore della cartografia, roadmap per raggiungere la neutralità climatica e sviluppo di energie rinnovabili, con annessa visita alla centrale geotermica di Ribeira Grande.
La dr.ssa Leone ha portato all’attenzione dei presenti alcune idee progettuali innovative ideate da partenariati lucani in un percorso di transizione energetica locale, che affrontano la gestione intelligente dell’energia in particolari siti di produzione attraverso l’uso di reti e dati satellitari.
Si è discusso anche di Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) e di quanto la necessità di un approccio realmente collaborativo e partecipativo rappresenti una sfida ed una opportunità da cogliere nelle Isole Azzorre.
In particolare, proprio su quest’ultimo punto la dr.ssa Leone ha ribadito come in Basilicata l’approccio collaborativo tra i vari stakeholder territoriali funziona anche grazie ad enti come i Cluster tecnologici che riescono ad unire competenze ed esigenze di imprese ed enti di ricerca pubblici e privati, creando un virtuoso dialogo con le istituzioni locali.
Del resto, il sostegno della Regione Basilicata verso i 5 Cluster non si esplica soltanto sul versante finanziario, ma la fiducia nella capacità di innovazione e aggregazione, funzionale allo sviluppo economico locale, si traduce anche in una direzione di ascolto e condivisone di idee e visioni, come nel caso dell’aggiornamento della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) che ha visto i Cluster lucani tra gli stakeholder protagonisti di tale specifica programmazione regionale S3 per il settennio 2021-2027.
Per ulteriori info:
https://www.interregeurope.eu/satsdifaction
https://www.sviluppobasilicata.it/kweb-sviluppobasilicata/sito/sb/progetti/10006/204628
In basso alcuni scatti del meeting.