TECNOLOGIE DI ACCUMULO ENERGETICO: SESTA TAPPA DEL ROADSHOW DEL CLUSTER NAZIONALE ENERGIA

tecnologie di accumulo energetico

Grande soddisfazione per la tappa lucana del Roadshow nazionale con interventi a cura di esperti giunti a Matera anche da altre regioni.

Si è svolto nella Città dei Sassi, presso la Sala Cisterne di Mulino Alvino 1884, la Sesta Tappa del Roadshow del Cluster Tecnologico Nazionale Energia dal titolo “Gestione efficiente dei surplus energetici da fonti rinnovabili – Le tecnologie di accumulo energetico”, evento seguito anche online con una vasta partecipazione da parte di professionisti e anche studenti di alcuni istituti superiori: l’ITS EFFICIENZA ENERGETICA di Potenza e l’IIS Pentasuglia di Matera.

Durante l’iniziativa – organizzata dal Cluster Energia Basilicata e dal Cluster Tecnologico Nazionale Energiain collaborazione con gli Ordini degli Ingegneri delle Province di Potenza e di Matera – si è parlato delle sfide ed opportunità tecnologiche legate all’accumulo di energia, di attività di ricerca connesse alla gestione dei surplus da fonti non programmabili, del  ruolo dei distributori di energia elettrica nell’era della transizione energetica, con interessanti focus su idrogeno, second life delle batterie e stoccaggio di energia tramite aria compressa. Oltre agli aspetti tecnico-scientifici, non sono mancati interventi e spunti legati ad opportunità e criticità territoriali: i rappresentanti del mondo imprenditoriale hanno posto l’accento sulle difficoltà connesse all’emergenza energetica, sulla necessità di investire sui giovani e soprattutto di semplificare i processi di permitting, poichè ad oggi, come ha ricordato Nicola Fontanarosa (Confimi Industria Basilicata) citando Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica, è più facile vincere un Nobel che installare un impianto fotovoltaico.

L’evento si inserisce in un percorso tematico organizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale Energia per favorire l’interazione tra le regioni, la diffusione e comunicazione di buone pratiche e tecnologie innovative per promuovere la transizione energetica.

“Il tema energetico è posto al centro dell’agenda politica ormai ad ogni livello – ha chiarito il presidente del Cluster Energia Basilicata, Luigi Marsico – È un tema cruciale per le famiglie e per le imprese. Per fronteggiare questo momento storico particolare, è importante accelerare sulla transizione ecologica e sulle progettualità. La Basilicata è in grado di fare innovazione. Le progettualità in Basilicata ci sono, con proposte alternative anche di alto livello, occorre una spinta da parte delle istituzioni. E’ una regione che può fare tanto, soprattutto sul tema dell’accumulo di energia grazie alla sua conformazione territoriale.”

Presenti, in sala e da remoto, per il Comune di Matera l’Assessore con delega all’Innovazione Angelo Cotugno; l’Assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico; Maurizio Tolve, Presidente Ordine degli Ingegneri di Potenza e Pasquale Giorgio per l’Ordine degli Ingegneri di Matera.

Apertura dei lavori a cura di Luigi Marsico, Presidente del Cluster Energia Basilicata, e di Gian Piero Celata, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Energia, nelle cui parole c’è stata tanta soddisfazione per aver condotto il percorso tematico territoriale in questa che è stata finora la tappa più a Sud d’Italia.

Per riportare anche la voce delle imprese, presenti Nicola Fontanarosa, Presidente di Confimi Industria Basilicata, Vito Gaudiano, Direttore di Confapi Matera e Francesco Somma, Presidente di Confindustria Basilicata.

L’evento, moderato da Ida Leone – Vicepresidente del Cluster Energia Basilicata, ha visto l’alternarsi di autorevoli interventi:

° Pierluigi Di Cicco, Head of Scenarios and Models di TERNA Spa, ha illustrato gli scenari energetici nazionali al 2030 e 2040 elaborati da Terna e pubblicati lo scorso agosto, fornendo descrizioni di policy in linea con gli obiettivi del pacchetto “Fit for 55”;

° Emanuele Fanelli, ricercatore del centro ENEA-Trisaia, ha introdotto la problematica dell’accumulo energetico da fonti non programmabili e presentato le principali attività di ricerca ENEA nel campo della produzione e stoccaggio dell’idrogeno e dell’accumulo elettrochimico;

° Antonio D’Angola, professore dell’Università degli Studi della Basilicata, ha presentato alcuni progetti di ricerca volti all’integrazione dei sistemi di accumulo: un nuovo schema di microreti basato sulle FER e con due diverse opzioni di stoccaggio, una per il breve termine (batteria) e uno per il lungo termine (produzione e accumulo di idrogeno), consente di realizzare comunità energetiche autonome;

° Sergio Brutti, professore dell’Università La Sapienza di Roma, ha passato in rassegna le varie tecnologie oggi disponibili per l’accumulo reversibile dell’energia e ha illustrato le sfide future, ricordando le origini italiane della prima batteria al litio e quanto siano fondamentali la ricerca e le iniziative in corso a livello italiano ed europeo nel campo dell’accumulo elettrochimico dell’energia;

° Ettore Caruso, responsabile di E-Distribuzione per l’esercizio rete di area Puglia e Basilicata, ha spiegato come gli obiettivi di riduzione di emissioni di CO2 e il Fase Out dal carbone per la produzione di energia elettrica hanno, nel mercato elettrico italiano, come conseguenze l’ulteriore aumento di generazione distribuita, un aumento dell’elettrificazione dei consumi e la riduzione della grandezza media degli impianti di produzione, ribadendo come il distributore di energia elettrica possa creare i presupposti alla reale implementazione della transizione energetica;

° Pasquale Salza, Head of long duration storage and hybrid systems di Enel Green Power, ha posto l’accento sull’accumulo tramite batterie al litio e sulla necessità di innovazione, diversificazione tecnologica e circolarità, presentando casi concreti relativi alla second life delle batterie;

° Gianfranco Rizzo, professore dell’Università di Salerno, e Francesco Iantorno della Inelectric Srl, hanno offerto un excursus conoscitivo completo su “Warehouse Exergy – We – Storage Energy!”, progetto innovativo che – attraverso la tecnologia CAES (Compressed air energy storage) – è volto all’accumulo dell’energia eolica attraverso lo stoccaggio dell’aria sia in cavità nel sottosuolo sia sottacqua;

° Domenico Macrì, Techfem Spa, ha descritto tecnologie oggi disponibili per lo stoccaggio dei surplus energetici sotto forma di idrogeno, sottolineando che la sfida dell’idrogeno ruota attorno al concetto di “vettore di energia” e lo stesso, usato per produrre energia, genera soltanto acqua, quindi ad impatto inquinante nullo;

° Giovanni Romano, CMD Spa, ha illustrato la nuova filiera legno-energia e idrogeno verde funzionale alla transizione energetica della Basilicata attraverso un progetto che mira a realizzare piattaforme per la produzione di idrogeno – a partire dalla biomassa residuale proveniente dal patrimonio boschivo – per servire alcune tratte ferroviarie regionali non elettrificate;

° Emilio Milano, Direttore Vicedirigente CNVVF, della Direzione regionale Basilicata dei Vigili del Fuoco, ha analizzato le problematiche di sicurezza antincendio connesse allo stoccaggio e al trasporto dell’idrogeno, con particolare riferimento ai parametri connessi con la sua infiammabilità.

Le conclusioni sull’importante giornata di approfondimento sono state affidate a Claudia Vivalda, Direttore del Cluster Tecnologico Nazionale Energia che ha auspicato di continuare con eventi del genere all’insegna di una dinamica e proattiva collaborazione.

 

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