Energy Manager: un professionista per l’efficienza energetica

Questo cruciale momento storico caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, che sta impattando fortemente su tutti gli aspetti socio-economici a livello mondiale, nella sua naturale aggressività, ha permesso di dare maggiormente risalto ad alcune figure professionali: una tra queste all’Energy Manager per l’efficienza energetica, un professionista che, anche per i sondaggi Adecco, è tra le figure professionali più ricercate dalle grosse aziende in questo momento storico caratterizzato dalla crisi emergenziale. 

L’Energy Manager infatti è la figura oltremodo richiesta, insieme agli EGE – Esperto Gestione Energia, il cui compito è “individuare il modo attraverso il quale l’azienda può arrivare in ogni ambito e effettuare un uso razionale dell’energia”.
È innegabile come la pandemia abbia acuito ancor di più il bisogno di scelte più sostenibili all’interno delle aziende attraverso l’efficientamento energetico. 

L’efficienza energetica è un campo che richiede competenze diverse e trasversali, dato che include diversi ambiti quali tecnologia, finanza e comportamenti sociali. 

Innestare la cultura dell’efficienza energetica è quanto mai prioritario. Una volta compreso che la decarbonizzazione non è un optional, ma uno strumento di business, di competizione e di valorizzazione del brand o del posizionamento nella filiera, si possono trovare gli stimoli giusti per includere l’efficienza energetica,  prima fra i propri valori e poi nelle proprie progettualità, anche al fine di combattere la povertà energetica.

L’Energy Manager quindi, all’interno delle organizzazioni si pone in un ruolo chiave, fortemente in crescita, incubatore di varie competenze e facilitatore dell’incontro fra domanda e offerta, sia nel settore privato che nel settore pubblico, oltre che promotore professionale della transizione energetica.

Nelle aziende si necessita di tecnologie verticali quanto di integrazione, poiché oggi la vera efficienza energetica si fa grazie all’integrazione tecnologica e la gestione dei flussi, aspetti fondamentali sia nei processi aziendali che in strumenti di sviluppo, come le nascenti Comunità Energetiche.  

In questo senso l’Energy Manager può essere il professionista a supporto delle realtà imprenditoriali e a supporto delle pubbliche amministrazioni che guida e aiuta a sostenere gli investimenti nell’efficientamento energetico, nell’industria e nei processi di rendicontazione dell’efficienza energetica per adeguarsi agli obiettivi europei, soprattutto nel settore pubblico dove molte amministrazioni, molto dimensionate, non hanno ben chiare le possibilità e le misure che potrebbero attuare, compresi gli strumenti giuridici e finanziari ammessi.  

Anche in considerazione delle S3 – Smart Specialization Strategy, a  livello regionale Basilicata, tale figura è sicuramente una professionalità che può essere messa a servizio della traiettoria dell’efficienza energetica, strettamente correlata all’edilizia sostenibile. Un settore a cui si demanda il massimo sforzo di tecnologia per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di risparmio sulla bolletta energetica, in cui l’attività di ricerca e di tecnologia, unita alle expertise imprenditoriali locali, deve favorire la più ampia diffusione delle migliori tecniche di costruzione negli edifici pubblici e privati, di isolamento e recupero termico negli edifici già operativi o per gli edifici di nuova costruzione, a soluzioni impiantistiche innovative; in tutto ciò l’Energy Manager sicuramente può dar un apporto significativo. 

Tale figura è utile anche per la gestione del meccanismo dei Certificati Bianchi, titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia, realizzando specifici interventi di efficientamento, meccanismo utile per incentivare progetti di efficienza energetica, insieme a detrazioni fiscali e conto termico. 

Questi professionisti insomma, possono essere i piloti di giusti progetti di smart land,  per mettere a fattore comune bisogni e risorse. Ad oggi hanno soft skills sempre più trasversali, fanno si che una organizzazione non dipenda da un singolo professionista ma da un insieme, grazie alla loro costante integrazione di competenze.

A cura di

Cluster Energia Basilicata ETS