HYDROS S.r.l.

– Chi è “Hydros S.r.l.” ?
Hydros è una società di EPC per impianti per il trattamento di acqua, aria e rifiuti. La sede principale è ubicata nell’area Industriale di Tito (PZ) ed una seconda sede nell’area industriale di Vicenza Est.
Nella sede in Basilicata è presente tutta la parte dell’ingegneria, l’amministrazione e la costruzione delle parti e delle macchine destinate ai nostri impianti. Nella sede in Veneto realizziamo solo determinate costruzioni (piping e piccole carpenterie) e principalmente siamo organizzati per offrire service manutentivo ed installazioni elettro-meccaniche.
Complessivamente l’azienda conta circa 60 unità lavorative assunte in organico.
Il nostro mercato è prevalentemente in Italia anche se nel 2020 abbiamo sviluppato il 15% all’estero e nel 2021 abbiamo ordini per l’estero per circa il 35%.
I nostri clienti sono la pubblica amministrazione in Italia e grandi general contractor all’estero.

– Come state affrontando o affronterete la ripresa nella fase POST-COVID?
Premetto dicendo che questo ultimo anno di emergenza COVID non ha avuto un grandissimo impatto sulla nostra attività. Abbiamo sicuramente avuto delle inerzie che hanno generato maggiori costi nella gestione dei cantieri esterni con un incremento della durata stimata. Ciò ha generato l’impossibilità di ultimare tutte le commesse con un conseguente impatto sul fatturato che si è contratto rispetto alle stime fatte ad inizio anno, per le quali avremmo dovuto avere un incremento di circa il 15%, ma che tutta via è rimasto invariato rispetto all’anno precedente.
L’organizzazione delle attività, sia in ufficio che in cantiere, è stata letteralmente stravolta ma ciò ci ha consentito di non registrare neanche un caso al nostro interno e tutto sommato di portare avanti le attività. Si sono registrati diversi casi di assenze “indirette” di lavoratori, ma nessun caso di contagio all’interno degli uffici o dei nostri spazi di cantiere o officina.

Il post-COVID può rappresentare una grande opportunità per tutte le imprese, insieme alle misure economiche varate dalla Commissione Europea, che incideranno su tutti i mercati dal pubblico al privato. Per quanto riguarda Hydros, stiamo riorganizzando tutti i modelli organizzativi e produttivi con nuovi investimenti in beni strumentali, software e sistemi innovativi di produzione formazione specifica per il personale. Già ad inizio 2021 abbiamo fatto piccoli investimenti per circa 300k euro e contiamo di portare a termine altri investimenti nel 2021 per complessivi 1mil di euro.

Da un punto di vista finanziario ci siamo dotati di una buona provvista finanziaria attraverso il decreto cura Italia ed aderito alla moratoria sui mutui e finanziamenti. L’adesione alla moratoria più che per reali necessità finanziarie è stata fatta in un primo periodo nel quale la visione era annebbiata da una situazione del tutto nuova e sconosciuta e che inevitabilmente ha provocato incertezza. Già a fine 2020 siamo rientrati in un regime ordinario rinunciando ai benefici della moratoria su mutui e prestiti.

Abbiamo cambiato la gestione degli acquisti orientandola di più ad una forma di acquisti a scorta, oltre che a coprire le necessità delle singole commesse e riorganizzato il sistema di gestione del magazzino al fine di ridurre gli ordinativi di merce, i trasporti e tutta la logistica ad essi collegata. Tale scelta è dettata dall’estrema variabilità dei prezzi di acquisto sulle materie prime che abitualmente acquistiamo e dalla possibilità di concentrare gli acquisti in quei periodi nei quali i prezzi sono più calmierati.

Per dare un’idea, espongo due casi sia di acquisto sul mercato nazionale che sul mercato estero:

  • Sul mercato italiano nell’ultimo anno l’acquisto dei cavi in rame ha subito delle oscillazioni anche del 50%. A titolo esemplificato un cavo in rame a dicembre costava meno di 9 euro/kg , oggi non si compra a meno di 15 euro/kg.
  • Sul mercato estero, per quelle materie prime che necessariamente provengono da paesi esteri per via della presenza di minerali non presenti nel nostro continente il problema principale è costituito dall’incredibile aumento sui costi di trasporto. Si pensi che il costo per un trasporto dall’india piuttosto che dalla Cina per un container da 40” è passato da 1500/2000 dollari/container agli attuali 10/12 euro/container.

E’ evidente che tali condizioni inevitabilmente svilupperanno nei prossimi mesi un ritardo globale nella supply chain che tenderà ancora ad incrementare i costi delle materie prime nonché il reperimento sul mercato di componentistica elettronica più o meno complessa.  Riuscendo ad acquistare nei periodi giusti a fronte di un costo del denaro sostenuto di circa il 3% abbiamo ottenuto risparmi decisamente superiori oltre alla certezza di avere la materia prima in casa scongiurando il rischio di dover fermare le attività/cantiere per carenza di materia prima.

– Quali sono i prodotti/servizi innovativi su cui sta puntando l’azienda e che potrebbero essere proposti al mercato locale, nazionale e internazionale?
Stiamo puntando sempre più su soluzioni che consentano di:
– avere il maggior grado di pre-fabbricazione in modo da limitare i costi di installazione in cantiere oltre che diminuire la presenza di persone in  cantiere;
– avere sistemi che consentano il monitoraggio ed il controllo dell’impianto dai nostri uffici in modo da diagnosticare a distanza eventuali problemi ed offrire assistenza in remoto;
– offrire soluzioni impiantistiche con il massimo grado di interazione uomo/macchina.

Stiamo inoltre per sperimentare un sistema di gestione in remoto delle attività in sito mediante realtà virtuale aumentata. Ciò ci consentirà specialmente per quegli impianti destinati all’estero di ridurre lo spostamento del personale e soprattutto di offrire una maggiore garanzia di esercizio al committente specialmente nelle fasi iniziali di gestione degli impianti o nel corso delle prime attività manutentive. Offriremo quindi nel pacchetto di automazione dell’impianto già le dotazioni per favorire tale applicazione.

– Un consiglio/suggerimento per gli operatori pubblico/privati della Basilicata
1) In linea generale una maggiore attenzione nei confronti delle imprese, una maggiore celerità nel rilascio di autorizzazioni e pareri, nella gestione dei pagamenti verso le imprese e nel favorire con strumenti finanziari ad hoc il percorso di ripresa anche con strumenti che posano consentire alle imprese di incrementare i propri spazi produttivi e garantire una maggiore sicurezza per i propri lavoratori.
2) Una maggiore capacità progettuale e conseguentemente di spesa per la realizzazione di investimenti e progetti finanziabili con varie misure messe a disposizione dalla comunità Europea.
3) Ultimo ma primo in ordine di importanza: investire sulle infrastrutture fisiche ed immateriali. La SS407 Basentana è praticamente interrotta da oltre dieci anni, i lavori per il raddoppio della corsia sulla “ Potenza – Melfi” avanzano a ritmi indecorosi. La maggior parte delle arterie interne che collegano i tanti paesi della Basilicata sono tali da renderli completamente isolati favorendo, unitamente alla carenza occupazionale, lo spopolamento di tanti paesi che rappresentano il cuore della Basilicata e che sarebbero in grado di esprimere un grande potenziale se solo fossero maggiormente raggiungibili.